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Il turbamento dellannuncio

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( è un refolo negli occhi che ti avverte, 
il turbamento dell’annuncio,
il tu iniziale
e il passo, che lento gli somiglia,
avanza vicinissimo a trovarti,
così potente da partorire luce
con quel modo che fa tremar le cose 
in una lingua segreta ad ogni altra.)

Tenemmo fermo il petto e le ginocchia 
per scambiare il suono sacro del sinonimo,
che prepara la prima glossolalia,
con una eucarestia nel vaso d'acqua,
ricostruendo immagini per gradi,
per luogo di ferite e di servizio,
nel viaggio più notturno, nella gola
mutando il nostro carcere in un germe,
in un agnello liquido e fecondo,
ricettacolo, infine benedetto
nostro compassionevole gemello.

 

-Con un fremito, tacemmo, per pudore,
che nel verde del sinoplo vive il rosso,
della voce, sua ruah, e il nostro uccello 
dotato per il canto, ben nascosto.
Fu allora che spruzzammo con la bocca 
i primi segni dell’amore rilegato.-

 

Spingendo con le dita fino in fondo
puoi sentire le incisioni della selce, 
trasmesse dal respiro, sulla roccia,
con le ali superiori rosse e grigie,
il bisso arrotolato alla conchiglie

 

e ai nostri organi lucenti, dirimpetto,
come piccoli strumenti per il fiato,
che s’accordano l’un l’altro, da principio,
al suono antecedente, l’avverbiale.

 

 Klara Rubino - 20/05/2017 11:31:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Accordo, ma Accardo è un violinista italiano molto apprezzato...ora l’ascolto: gli errori non sono mai per caso!

 Klara Rubino - 20/05/2017 11:28:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Amina cara l’ho letta ogni giorno da quando l’hai pubblicata, ma una volta sola, perché mi colmava, tanto che non approfondivo, perché mi volevo godere per tutto il giorno quel mistero che mi lasciava e che lasciavo maturare spontaneamente, senza forzature.Oggi alla lettura quotidiana mi si è svelata in parte.
L’uno come origine, io e tu come principio, noi come percorso di vita, vita come armonico Accardo di voci.

 Gil - 19/05/2017 21:01:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Con gli occhi stanchi per aver sostenuto lo sguardo sulla luce, con la debolezza dell’intelletto per aver tentato invano di contenere il Mistero che la tua voce poetica riverbera, non posso che sedermi ad ascoltare il respiro dei tuoi piedi, narratori dell’infinito di Dio nel cuore di un’anima.
S.M.I.P.

 quattrostraccisullapelle - 19/05/2017 07:50:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Hai visitato l’ombra dove gli angeli
Hanno lasciato i segni della loro danza
Ma ora vedendo i tuoi passi
I tuoi piedi nudi danzare
Non temono il loro ritorno sulla terra:
È la gioia che gli sbianca le vesti
E l’euforia da bambini a stringergli le ali;
Ti guardano coi loro occhi stretti
Fino a chiuderli in contemplazione.
Oh, credo che della tua anima
Dio ne abbia fatto il proprio Giardino!
Sono in cenci di sporcizia davanti a te:
Lascia che scalzo torni al mio fangoso andare
Per non dover sostenere ancora un poco
Il peso della tua grande bellezza.

 Auro d’Arcola - 18/05/2017 12:08:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Estasiato...

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